(foto Gabriele Baldi)

VALDAGNO. Senza rimpianti. Perché quando di fronte c’è un avversario superiore, l’unica cosa da fare è rendersi conto di aver fatto il massimo ed accettare un’eliminazione che soltanto con un miracolo poteva essere evitata.

L’Alimac Forte dei Marmi, battuto 11-4 a Valdagno dai campioni d’Italia in carica, abbandona il sogno tricolore nonostante una prova generosa ed encomiabile sotto il profilo dell’impegno. Ma per battere i veneti serviva molto di più.

Pedro Gil sblocca subito le marcature, giusto per mettere le cose in chiaro. Eppure l’Alimac non smette di lottare: Crudeli, infatti, segna il gol del pari al 10′. Un fuoco di paglia. Perché il Valdagno va a segno tre volte in un minuto e mezzo con Nicoletti, Pedro Gil e Cocco.

Un mini break devastante che poteva essere devastante per chiunque. Ma non per l’Alimac, che risponde colpo su colpo ai padroni di casa. Ne scaturisce un botta e risposta in termini di gol che vede andare in gol Mariotti, Silva, Gimenez (punizione di prima), Gil e Gimenez. Tutto nel giro di cinque minuti. E all’intervallo il Valdagno è sì avanti, ma solo di due lunghezze (6-4).

Per vincere le partite, però, non basta resistere per un solo tempo. Nella ripresa, invece, l’Alimac crolla definitivamente. Pedro Gil (doppietta), Rigo, Cocco e Piroli trovano gloria e allargano la forbice sino ad un ingeneroso 11-4.

Come da pronostico, il Valdagno conquista la finale, dove incontrerà il Cgc. Per il secondo anno di fila i versiliesi escono in semifinale. Consapevoli di aver fatto il massimo e che, per salire di un altro gradino, serve qualcosa di più.

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